lntervento di Sua Eccellenza Signor Mahmoud Abbas
Presidente dello Stato Palestinese e dell'OLP
Ringrazio Dio onnipotente per il dono che ha concesso a queste due religiose palestinesi, Mariam Bawardi Haddad, di lbillin in Galilea, e Marie Alfonsine Sultana Danil Ghattas di Gerusalemme.
Nella nostra terra santa e in tutto il mondo intero sono diventate esempio divirtù. Ringraziamo Sua Santità Papa Francesco e la Chiesa Cattolica per la cura rivolta a queste due virtuose, nate in Palestina, non quindi in una terra di guerra, ma in una terra divirtù e disantità, come Dio ha voluto.
La prima è Suor Mariam Bawardi della famiglia Haddad, originari della Galilea. Nata a lbillin nel 1846 sotto l'impero ottomano, è morta a Betlemme nel 1878. Visse ad Alessandria d'Egitto, a Beirut e in Francia. Soffrì molto durante la sua vita, fin da quando era piccola. Sentì dentro di se' la voce di Dio che la chiamava ad una vita spirituale. per questo entrò a far parte dell'Ordine Carmelitano, quando si trovava in Francia. Dio le donò una vita spirituale eccellente e la colmò di doni, e la santa pregava, intercedeva, e faceva miracoli . Nel 1876 istituì un monastero a Betlemme, che esiste ancora oggi, e dove le suore accompagnano con le preghiere la nostra sofferenza come palestinesi. Una preghiera che abbraccia tutta la Palestina e tutto il nostro popolo, cristiani e musulmani insieme.
La seconda e, Sultana Danil Ghattas, o Suor Marie Alfonsine, questo è infatti il il nome che scelse da religiosa. Nata nel 1843, anche lei durante il periodo degli Ottomani, morì nel1927 all'inizio del mandato britannico, un periodo difficile, di cui ancora oggi ne viviamo le conseguenze. Visse nella città Vecchia di
Fondò un ordine religioso, rivolto alle donne palestinesi e a quelle del mondo arabo, affinché potesse contribuire all'educazione e allo sviluppo della donna palestinese e araba. Quest'Ordine prese il nome di "Ordine del santo rosario"; oggi meglio conosciuto come "Ordine del rosario"', conosciuto per l'educazione e l'istruzione eccellente in tutta la Palestina , nonché in altri paesi .
Queste due Sante rappresentano una generazione di donne virtuose e buone, capaci di affrontare tutte le sfide, portatrici di un messaggio speciale in Palestina, come nei Paesi arabi.
Questo evento nella storia della chiesa cattolica, è anche un evento nella storia del popolo palestinese, che ciricorda la nostra unità' che siamo un solopopolo, che cerca insieme di costruire una Palestina libera, indipendente e sovrana, sulla base della eguale cittadinanza, rispettando i dirittiumani. Questa è un'occasione per esprimere ai nostri fiaielli cristiani palestinesi il nostro apprezzamento per la loro fermezza e per il loro reale contributo alla costruzione della nazione, e per invitarli a stare con noi, a non lasciarsi tentare dalla prospettiva dell' emigrazione.
L'nvitiamo a rimanere con noi,come cittadini,con diritti e doveri con piena e uguale cittadinanza, e a condividere insieme la vita dura e difficile, per realizzare insieme la nostra libertà, la nostra sovranità e il nostro destino; per intercessione delle preghiere di tutti i credenti, uomini e donne onesti, unito al
nostro serio sforzo, in ogni campo della vita.
Queste due donne valorose,queste due sante,figlie del nostro popolo,sono per noi una voce singolare, unica e forte che ci ricorda come la forza dello Spirito è in noi; e noi dovremmo continuare, grazie alla sua forza a costruire lo stato che cerchiamo, con Gerusalemme come capitale.
Una donna della Galilea, Maria Bawardi Haddad di lblin, ci ricorda come Dio è vicino agli oppressi, perché lei stessa è stata oppresa, ha affrontato le difficoltà e il suo peregrinare per poi essere invasa dallo Spirito Santo e poter cosi istituire il monasteio delle Suore del Carmelo a Betlemme.
La seconda santa, Marie Alfonsine sultana Daniel Ghattas, che proviene dal cuore di Gerusalemme, ci ricorda come Gerusaremme rimarrà sempre la città di Dio la città della giustizia e della pace, la città di tutti gli adoratori, dei veri credenti di tutte le religioni, e rimarrà nel cuore di ogni credente nel mondo. E noi continuiamo a dire che, proprio grazie a questo fondamento spirituale, Gerusalemme sarà la nostra capitale, a Dio piacendo.
Queste due sante palestinesi aggiungono una dimensione distintiva alla nostra marcia nazionale, insieme ai nostri fondamenti spirituali e umani che traiamo dalla nostra terra. Una terra che Dio ha santificato e ha reso una terra di dialogo tra il cielo e la terra, tra Lui stesso e I'uomo affinché potesse diventare terra di dialogo tra I'uomo e il suo prossimo.
Questi principi umani e spirituali, che cristiani e musulmani hanno in comune per il bene della nostra terra, noi vogliamo che siano il fondamento sulla quale costruire il nostro stato e la nostra vita .
E mentre ci congratuliamo per questo evento, vogliamo congratularci anche con i nostri fratelli a lbillin e a Gerusalemme, in palestina e in tutto il mondo, e rinnoviamo il nostro grazie al capo della chiesa cattolica che ha deciso di onorare due donne della palestina, nostre figlie, chiediamo a Dio di guidare i nostri passi, mostrarci la strada giusta, prenderci per mano affinché possiamo ottenere la giustizia, la pace e la tranquillità, per noi in Palestina, nella regione e in tutto il mondo.
Roma 17 maggio
Papa Francesco: Suor Baouardy, palestinese, strumento d'incontro con musulmani
Sua Santià Papa Francesco ha affermato, nell'omelia della VII domenica di Pasqua, festa dell'Ascensione e giorno della canonizzazione di due suore palestinesi : “Un aspetto essenziale della testimonianza da rendere al Signore risorto è l’unità tra di noi, suoi discepoli - ha proseguito poi Francesco – unità che è “immagine di quella che sussiste tra Lui e il Padre”. Ed è grazie all’azione dello Spirito Santo che “prendono forza la nostra missione e la nostra comunione fraterna”.
“Da esso - ha suggerito - scaturisce sempre nuovamente la gioia di seguire il Signore nella via della sua povertà, della sua verginità e della sua obbedienza; e quello stesso amore chiama a coltivare la preghiera contemplativa: "Lo ha sperimentato in modo eminente suor Maria Baouardy che, umile e illetterata, seppe dare consigli e spiegazioni teologiche con estrema chiarezza, frutto del dialogo continuo con lo Spirito Santo. La docilità allo Spirito Santo l’ha resa anche strumento di incontro e di comunione con il mondo musulmano".
source: fascicolo pubblicato dall'Ambasciata palestinese presso la Santa Sede. Per l'intervento nell'omelia del Santo Padre Papa Francesco, testo tratto da Radio Vaticana; video The Guardian, UK.
E mentre ci congratuliamo per questo evento, vogliamo congratularci anche con i nostri fratelli a lbillin e a Gerusalemme, in palestina e in tutto il mondo, e rinnoviamo il nostro grazie al capo della chiesa cattolica che ha deciso di onorare due donne della palestina, nostre figlie, chiediamo a Dio di guidare i nostri passi, mostrarci la strada giusta, prenderci per mano affinché possiamo ottenere la giustizia, la pace e la tranquillità, per noi in Palestina, nella regione e in tutto il mondo.
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Gerusalemme, Domenica delle Palme 2015 |
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Città del Vaticano- Roma Domenica dell'Ascensione di N.S.G.C., maggio 2015 |
Roma 17 maggio
Papa Francesco: Suor Baouardy, palestinese, strumento d'incontro con musulmani
Sua Santià Papa Francesco ha affermato, nell'omelia della VII domenica di Pasqua, festa dell'Ascensione e giorno della canonizzazione di due suore palestinesi : “Un aspetto essenziale della testimonianza da rendere al Signore risorto è l’unità tra di noi, suoi discepoli - ha proseguito poi Francesco – unità che è “immagine di quella che sussiste tra Lui e il Padre”. Ed è grazie all’azione dello Spirito Santo che “prendono forza la nostra missione e la nostra comunione fraterna”.
“Da esso - ha suggerito - scaturisce sempre nuovamente la gioia di seguire il Signore nella via della sua povertà, della sua verginità e della sua obbedienza; e quello stesso amore chiama a coltivare la preghiera contemplativa: "Lo ha sperimentato in modo eminente suor Maria Baouardy che, umile e illetterata, seppe dare consigli e spiegazioni teologiche con estrema chiarezza, frutto del dialogo continuo con lo Spirito Santo. La docilità allo Spirito Santo l’ha resa anche strumento di incontro e di comunione con il mondo musulmano".
source: fascicolo pubblicato dall'Ambasciata palestinese presso la Santa Sede. Per l'intervento nell'omelia del Santo Padre Papa Francesco, testo tratto da Radio Vaticana; video The Guardian, UK.